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Anagrafica e riferimenti Ente
ANAGRAFICA
Nome Ente: COOPERATIVA SOCIALE RISORSAPIU' ONLUS
Anno Costituzione: 2001
Codice Fiscale: 13393470151
Partita Iva: 13393470151
Indirizzo: VIA UNICA BOLGIANO 2
Città: SAN DONATO MILANESE
Cap: 20097
Provincia: MILANO
RIFERIMENTI ENTE
Nome legale rappresentante: VALERIA CORAN
Mail legale rappresentante: valeria.coran@risorsapiu.org
Psicologo Referente: BATILDE BACCI
Psicologo Referente Email: batilde.bacci@tiscali.it
Mail di riferimento ente: info@risorsapiu.org
Pec: risorsapiu@pec.confcooperative.it
Numero di telefono: 0255607184
Indirizzo Web: www.risorsapiu.org
Attività psicologica Ente
Nella comunità Agàpe gestita dalla Cooperativs Sociale Risorsapiù Onlus l'attenzione agli aspetti concernenti la psicologia nei suoi vari campi di applicazione è prioritaria non solo perché uno dei soci fondatori è una psicoterapeuta esperta in psicologia dell'handicap. La psicologia insieme con la scienze dell'educazione rappresenta la base teorica e pratica per dare vita a percorsi di valorizzazione delle persone e per una nuova visione della disabilità.
la psicologia trova nel gruppo dei coordinatori e degli operatori varie applicazioni. Si tiene in gran conto la formazione e la supervisione costante rivolta ai coordinatori e agli operatori. La formazione e l'aggiornamento concernono argomenti di natura psicologica, si svolge con incontri di gruppo e individuali. La centralità della persona, che caratterizza la struttura, si intende non solo come centralità dell'utente, ma anche dell'operatore e del gruppo di lavoro.
Gli utenti sono seguiti con incontri di psicoterapia individuale e di gruppo; gli obiettivi dei percorsi riguardano non solo un sostegno ed un confronto al vissuto di sofferenza, ma anche e soprattutto la crescita della consapevolezza, l'empowerment, la resilienza e le strategie di coping. Lavorare su queste leve psicologiche rappresenta un modo di prendere coscienza della propria situazione e di agire proattivamente. L'aiuto psicologico all'ospite si organizza anche dopo la somministrazione di test psicodiagnostici. Come esempio si cita qui la somministrazione del test Capire dei fratelli Moderato.
Si strutturano inoltre diversi progetti volti a migliorare l'autonomia, a gestire le emozioni, a conoscere e gestire l'affettività e la sessualità, a potenziare la comunicazione attraverso i suoi vari canali.
Gli strumenti della psicologia sono prioritari anche nel rapporto con le famiglie che sono costantemente supportate e coinvolte nei progetti di ogni utente. La famiglia è sostenuta nel momento dell'ingresso del loro figlio e in tutto il percorso atto a promuovere consapevolezza ed autonomia.
Il gruppo di lavoro e di studio della Cooperativa è anche attento a come la disabilità nelle sue varie forme è vissuta nell'ambiente che ci circonda e che viene provato attivamente dagli utenti con iniziative di coinvolgimento diretto, organizzazione di eventi e partecipazione a quanto il territorio offre.
Progetti Ente
SUB ROSA
Tipo Esame: Progetto unico per tirocinio Albo A
Il progetto è nato dopo un lavoro di ricerca e studio condotto dieci anni fa con un gruppo di psicologi che hanno condotto una ricerca sui bisogni e sulle problematiche degli utenti presenti in Agàpe. Uno dei punti carenti nel percorso di crescita e di autonomia del disabile resta lo sviluppo affettivo e sessuale in particolare del disabile intellettivo. Per la piena realizzazione dei diritti di cittadinanza ed inclusione delle persone con disabilità intellettiva occorre approfondire il tema della sessualità. Se ne riconosce l'importanza dal punto di vista valoriale ed ideale, ma si fatica ancora molto nel realizzare interventi mirati alla crescita ed all'autonomia della persona. Un grosso ostacolo è costituito da due fattori tra loro collegati: la mancanza di corporeità che accompagna la persona con handicap e l'immagine di sé che è il risultato di come si vede per come gli altri lo vedono. Se gli altri lo vedono come triste e angosciato e preferirebbero non vederlo, lui introietta questa immagine e si sente svalorizzato.
Il progetto prevede vari momenti e vari stadi di studio e di attuazione. Si intende formare in primo luogo gli operatori e i responsabili del centro nella conoscenza del problema e le difficoltà inerenti anche alle barriere di tipo culturale ed in particolare con i pregiudizi sull'handicap.
Un secondo aspetto riguarda l'intervento formativo e di aiuto con gli ospiti che si conduce in un gruppo di terapia chiamato "sub rosa" che consente un confronto continuo su queste tematiche.
Il coinvolgimento delle famiglie è obiettivo primario e costante; spesso la famiglia tende a rimuovere la sessualità del disabile in quanto il difetto di intelligenza induce a considerarlo come un eterno bambino. Tende ad operare nei confronti del disabile la rimozione sessuale che si attua nei minori in genere.
Lo psicologo in formazione può partecipare a più aspetti del progetto sia come osservatore partecipante sia nel percorso di studio e di riflessione sul tema.
SPECIFICHE DI PROGETTO:
Nello svolgersi di questo progetto la partecipazione degli psicologi in formazione consisterà nell'essere presenti nella progettazione di nuovi temi, nel seguire le discussioni per la preparazione degli incontri con gli utenti e nel fornire apporti utili nella fase di verifica e supervisione.
Lo psicologo tirocinante aiuterà negli incontri di sensibilizzazione delle famiglie e preparerà con il tutor questionari di indagine e di verifica in itinere da somministrare alle famiglie e agli operatori. Seguirà l'analisi dei risultati emersi.
"PETER PAN VUOLE FARE L'AMORE"
Tipo Esame: Tirocinio per accesso esame Albo B
Area Discipinare: Psicologia clinica
Il progetto è nato dopo un lavoro di ricerca e studio condotto dieci anni fa con un gruppo di psicologi che hanno condotto una ricerca sui bisogni e sulle problematiche degli utenti presenti in Agàpe. Uno dei punti carenti nel percorso di crescita e di autonomia del disabile resta lo sviluppo affettivo e sessuale in particolare del disabile intellettivo. Per la piena realizzazione dei diritti di cittadinanza ed inclusione delle persone con disabilità intellettiva occorre approfondire il tema della sessualità. Se ne riconosce l'importanza dal punto di vista valoriale ed ideale, ma si fatica ancora molto nel realizzare interventi mirati alla crescita ed all'autonomia della persona. Un grosso ostacolo è costituito da due fattori tra loro collegati: la mancanza di corporeità che accompagna la persona con handicap e l'immagine di sé che è il risultato di come si vede per come gli altri lo vedono. Se gli altri lo vedono come triste e angosciato e preferirebbero non vederlo, lui introietta questa immagine e si sente svalorizzato.
Il progetto prevede vari momenti e vari stadi di studio e di attuazione. Si intende formare in primo luogo gli operatori e i responsabili del centro nella conoscenza del problema e le difficoltà inerenti anche alle barriere di tipo culturale ed in particolare con i pregiudizi sull'handicap.
Un secondo aspetto riguarda l'intervento formativo e di aiuto con gli ospiti che si conduce in un gruppo di terapia chiamato "sub rosa" che consente un confronto continuo su queste tematiche.
Il coinvolgimento delle famiglie è obiettivo primario e costante; spesso la famiglia tende a rimuovere la sessualità del disabile in quanto il difetto di intelligenza induce a considerarlo come un eterno bambino. Tende ad operare nei confronti del disabile la rimozione sessuale che si attua nei minori in genere.
Lo psicologo in formazione può partecipare a più aspetti del progetto sia come osservatore partecipante sia nel percorso di studio e di riflessione sul tema.
SPECIFICHE DI PROGETTO:
Nello svolgersi di questo progetto la partecipazione degli psicologi in formazione consisterà nell'essere presenti nella progettazione di nuovi temi, nel seguire le discussioni per la preparazione degli incontri con gli utenti e nel fornire apporti utili nella fase di verifica e supervisione.
Lo psicologo tirocinante aiuterà negli incontri di sensibilizzazione delle famiglie e preparerà con il tutor questionari di indagine e di verifica in itinere da somministrare alle famiglie e agli operatori. Seguirà l'analisi dei risultati emersi.
"CAPIRE PER CONOSCERE E OPERARE"
Tipo Esame: Tirocinio per accesso esame Albo B
Area Discipinare: Psicologia generale e Sperimentale
Il progetto, che si potrà realizzare appieno con la presenza di psicologi in formazione, riguarda un lavoro attento di valutazione delle abilità cognitive di base degli utenti presenti nella Css Agàpe e di conseguenza la strutturazione di attività di potenziamento o almeno di conservazione.
La vita intera di una persona con ritardo evolutivo dovrebbe essere caratterizzata da interventi volti al potenziamento delle capacità cognitive. Questo non perché il potenziamento cognitivo sia fine a se stesso, ma perché, oltre a soddisfare la motivazione di competenza e di conoscenza aspetto che produce benessere, perché migliori capacità cognitive che possono permettere una migliore qualità della vita.
Nei soggetti che presentano ritardo evolutivo l'invecchiamento è più precoce e comporta spesso cambiamenti nella cognizione, d'altra parte il cervello è sempre plastico e può sempre beneficiare del potenziamento cognitivo. L'attenzione, la memoria, il linguaggio, il controllo inibitorio, il ragionamento e la così via vanno costantemente monitorate e non è sufficiente una valutazione empirica.
Il progetto prevede pertanto la somministrazione della Checklist per l'analisi e la programmazione informatizzata del ritardo evolutivo (CAPIRE). La diagnosi del ritardo effettuata con i test psicometrici classici presenta una serie di difficoltà ed è criticabile almeno per due aspetti. Il primo è un aspetto teorico metodologico che implica le problematiche della validità e dell'attendibilità della misurazione del QI in soggetti con marcato ritardo. Il secondo aspetto è tecnico operativo che implica il rapporto tra diagnosi ed intervento. La diagnosi psicometrica basta sul QI crea una frattura tra diagnosi ed intervento. Nel caso del ritardo mentale, le categorie diagnostiche non forniscono adeguate indicazioni terapeutiche per quanto riguarda l'intervento di recupero. La diagnosi, in questo caso, non contribuisce ad indicare né gli obiettivi né le metodologie di intervento.
La Checlist CAPIRE è sensibile a misurare il cambiamento ed analizza in dettaglio il livello di sviluppo del soggetto.
Lo psicologo in formazione potrà apprendere la somministrazione e la valutazione del test e sempre con la supervisione dello psicologo senior potrà progettare un programma volto a costruire o potenziare o conservare le abilità e le conoscenze dell'esaminato.
IL PREGIUDIZIO SULL'HANDICAP
Tipo Esame: Tirocinio per accesso esame Albo B
Area Discipinare: Psicologia sociale
Il progetto è da realizzare soprattutto con la partecipazione di psicologi in formazione. Si intende partire dalla notevole letteratura che esiste sull'argomento ed in particolare sul testo di Angelo Lascioli HANDICAP E PREGIUDIZIO e su quello di Gemma Andreoli STEREOTIPO E HANDICAP. Il pregiudizio e lo stereotipo sono spesso un'economia della mente che diventa fatalmente un'avarizia del cuore.
Il percorso prevede una fase di disegno di ricerca volto a stabilire come progettare la ricerca. Si tratterà di una ricerca azione con aspetti quantificativi e qualificativi.
Le domande di partenza potrebbero essere: come viene visto il disabile (quali aggettivi lo descrivono)? Quali sono i pregiudizi e gli stereotipi sul disabile? Quali modificazioni del tuo ambiente di lavoro sei disposto a fare per favorire un disabile? Dietro al termine disabile stanno diverse tipologie di persone? e simili.
La ricerca di qualsiasi tipo ha in primo luogo un obiettivo conoscitivo, ma questo non è tutto nell'obiettivo di ricerca intervengono l'esperienza e gli interessi di chi la pensa ma soprattutto obiettivi di cambiamento, dato che questa sarà una ricerca azione.
Dai risultati della ricerca si cercherà di ricavare una strategia per facilitare l'inclusione dei disabili della Comunità Agape nel territorio di San Donato Milanese in maniera più significativa.
Si procederà a costruire un disegno di ricerca a partire dalle domande scelte per poi formulare un'ipotesi. La popolazione sarà quella di San Donato Milanese con la creazione di un campionamento casuale semplice oppure stratificato. Si stabilirà un tempo e si sceglieranno gli strumenti.
Gli psicologi tirocinanti con la giuda e la supervisione della psicologa del centro potranno costruire il progetto di ricerca e condurlo in prima persona.
Elenco Sedi
Codice
Nome
Indirizzo
Psicologo Referente
E-Mail Psicologo Referente
001866_001
COOPERATIVA SOCIALE RISORSAPIU' ONLUS
VIA UNICA BOLGIANO 2 - SAN DONATO MILANESE - 20097 (MI)
BACCI BATILDE
batilde.bacci@tiscali.it