Anagrafica e riferimenti Ente
ANAGRAFICA
Nome Ente: COOPERATIVA GIADA
Anno Costituzione: 1997
Codice Fiscale: 01088990625
Partita Iva: 01088990625
Indirizzo: VIA DELLE LAME
Città: COLLE SANNITA
Cap: 82024
Provincia: BENEVENTO
RIFERIMENTI ENTE
Nome legale rappresentante: DI PINTO ANTONIO
Mail legale rappresentante: coopgiada@libero.it
Psicologo Referente: DI BRINO GIOVANNA
Psicologo Referente Email: giovannadibrino@gmail.com
Mail di riferimento ente: coopgiada@libero.it
Pec: giadaonlus@legalmail.it
Numero di telefono: 0824939045
Indirizzo Web: www.coopgiada.it
Attività psicologica Ente
La Cooperativa "Giada Onlus", da sempre impegnata nel sociale, gestisce, senza scopo di lucro, un sistema polivalente di servizi, articolato in strutture residenziali e semiresidenziali, servizi domiciliari, interventi preventivi, unità territoriali e formazione. Le attività sono prevalentemente indirizzate all'assistenza e ad interventi socio-integrativi rivolti ad anziani, diversamente abili e minori, al fine di prevenire fenomeni di emarginazione sociale e promuovere percorsi di inclusione.
Oltre ad avere in attivo servizi di Assistenza Domiciliare Anziani, Assistenza Domiciliare Disabili, Assistenza Scolastica, Centro di Riabilitazione "Fisio Line", Ludobus, Ludoteca e Taxi Sociale, dal 2011 la Cooperativa "Giada Onlus" si interessa del fenomeno dei flussi migratori e, ad oggi, gestisce un progetto finanziato dal FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione) e sette progetti SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), di cui cinque per minori stranieri non accompagnati, uno per gestanti e madri con figli e uno per nuclei familiari.
In tali progetti, dislocati in diversi comuni del territorio, opera, fra gli altri, la figura dello Psicologo, che supporta il beneficiario nelle varie fasi dell'accoglienza, dalla presa in carico fino al termine del progetto individuale. Gli incontri settimanali o bisettimanali, individuali o di gruppo, sono volti a creare sempre più una relazione di fiducia; nello specifico, le attività collettive mirano a costruire l'identità di gruppo, a consolidarne la coesione, a stimolare la conoscenza e l'ascolto dell'altro, l'accoglienza, l'empatia e la risoluzione dei conflitti, nonché a prevenire episodi di bullismo. Oltre a tali incontri, si offre ai beneficiari uno spazio neutro in cui, tramite colloqui individuali, ciascuno può portare le proprie paure e le proprie emozioni, ma anche i propri desideri e i propri progetti futuri: lo Psicologo, che si occupa di supporto psicologico e non prettamente di psicoterapia, può quindi aiutare il singolo beneficiario a riconoscere ed in parte elaborare vissuti traumatici ed emozioni ad essi connesse, ad affrontare e superare particolari disagi o momenti critici nel qui ed ora, a riconoscere e potenziare risorse individuali ed a promuovere una progettualità futura, sostenendolo nel momento critico dell'uscita.
L'attività dello Psicologo non è rivolta solo ai beneficiari: al fine di offrire supporto all'intera équipe, è prevista una supervisione mensile, di cui si occupa uno Psicologo esterno, volta a far emergere resistenze, pregiudizi, vissuti emotivi, difficoltà e conflitti relativi al rapporto tra colleghi o tra operatori e utenti, elementi che, se sottovalutati, potrebbero portare al burnout o ad impasse nel lavoro quotidiano.
Oltre ad avere in attivo servizi di Assistenza Domiciliare Anziani, Assistenza Domiciliare Disabili, Assistenza Scolastica, Centro di Riabilitazione "Fisio Line", Ludobus, Ludoteca e Taxi Sociale, dal 2011 la Cooperativa "Giada Onlus" si interessa del fenomeno dei flussi migratori e, ad oggi, gestisce un progetto finanziato dal FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione) e sette progetti SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), di cui cinque per minori stranieri non accompagnati, uno per gestanti e madri con figli e uno per nuclei familiari.
In tali progetti, dislocati in diversi comuni del territorio, opera, fra gli altri, la figura dello Psicologo, che supporta il beneficiario nelle varie fasi dell'accoglienza, dalla presa in carico fino al termine del progetto individuale. Gli incontri settimanali o bisettimanali, individuali o di gruppo, sono volti a creare sempre più una relazione di fiducia; nello specifico, le attività collettive mirano a costruire l'identità di gruppo, a consolidarne la coesione, a stimolare la conoscenza e l'ascolto dell'altro, l'accoglienza, l'empatia e la risoluzione dei conflitti, nonché a prevenire episodi di bullismo. Oltre a tali incontri, si offre ai beneficiari uno spazio neutro in cui, tramite colloqui individuali, ciascuno può portare le proprie paure e le proprie emozioni, ma anche i propri desideri e i propri progetti futuri: lo Psicologo, che si occupa di supporto psicologico e non prettamente di psicoterapia, può quindi aiutare il singolo beneficiario a riconoscere ed in parte elaborare vissuti traumatici ed emozioni ad essi connesse, ad affrontare e superare particolari disagi o momenti critici nel qui ed ora, a riconoscere e potenziare risorse individuali ed a promuovere una progettualità futura, sostenendolo nel momento critico dell'uscita.
L'attività dello Psicologo non è rivolta solo ai beneficiari: al fine di offrire supporto all'intera équipe, è prevista una supervisione mensile, di cui si occupa uno Psicologo esterno, volta a far emergere resistenze, pregiudizi, vissuti emotivi, difficoltà e conflitti relativi al rapporto tra colleghi o tra operatori e utenti, elementi che, se sottovalutati, potrebbero portare al burnout o ad impasse nel lavoro quotidiano.
Progetti Ente
Il lavoro dello Psicologo Junior nei progetti SAI
Il tirocinante verrà affiancato da un tutor, una Psicologa Psicoterapeuta, che svolge attività di supporto psicologico nelle strutture SAI/SIPROIMI per minori stranieri non accompagnati. L'area psicologica per la seconda accoglienza si occupa sostanzialmente di:
-svolgere colloqui di valutazione ed avviare, laddove necessario, percorsi di sostegno e accompagnamento, la cui durata varia sulla base dei bisogni portati e degli obiettivi stabiliti con la persona interessata;
-favorire il raccordo con i servizi del territorio per i casi che richiedono l'attivazione di risorse più specifiche;
-svolgere colloqui individuali finalizzati ad accompagnare e sostenere i beneficiari che presentano particolari fragilità nella fase di preparazione all'audizione presso la Commissione Territoriale. Il tirocinante verrà introdotto all'interno dell'équipe e imparerà a distinguere i ruoli di ogni componente; familiarizzerà con gli strumenti utilizzati e prenderà parte alla stesura e all'aggiornamento di essi (cartella personale, linea del tempo, PEI..), parteciperà alle riunioni e agli incontri di supervisione. Verrà a conoscenza del funzionamento delle Comunità Alloggio, del patto di accoglienza e del regolamento interno che il minore è tenuto a sottoscrivere e a rispettare. Durante il primo periodo, il tirocinante verrà motivato e stimolato all'approfondimento teorico del fenomeno dei flussi migratori, delle condizioni socioeconomiche e politiche che spingono i minori a lasciare i vari Paesi di provenienza e delle principali tappe del viaggio migratorio. Verrà poi gradualmente introdotto nel gruppo utenti e parteciperà a tutte le attività psicologiche previste, a partire dal momento della presa in carico del minore. Parteciperà, dapprima come osservatore silente e poi attivamente, alle varie attività di gruppo e ai colloqui individuali, al fine di perfezionare le conoscenze acquisite e fare esperienze concrete. In linea con quanto previsto dal D.P.R. n.328/2001, il tirocinante, imparerà inoltre a:
-a realizzare progetti formativi per la promozione dello sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione sociale e la facilitazione dei processi di comunicazione;
-ad applicare i protocolli per l'orientamento professionale, per l'analisi dei bisogni formativi, per la selezione e la valorizzazione delle risorse umane;
-l'utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni;
-ad elaborare i dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo;
-a collaborare con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica;
-l'attività didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore.
-svolgere colloqui di valutazione ed avviare, laddove necessario, percorsi di sostegno e accompagnamento, la cui durata varia sulla base dei bisogni portati e degli obiettivi stabiliti con la persona interessata;
-favorire il raccordo con i servizi del territorio per i casi che richiedono l'attivazione di risorse più specifiche;
-svolgere colloqui individuali finalizzati ad accompagnare e sostenere i beneficiari che presentano particolari fragilità nella fase di preparazione all'audizione presso la Commissione Territoriale. Il tirocinante verrà introdotto all'interno dell'équipe e imparerà a distinguere i ruoli di ogni componente; familiarizzerà con gli strumenti utilizzati e prenderà parte alla stesura e all'aggiornamento di essi (cartella personale, linea del tempo, PEI..), parteciperà alle riunioni e agli incontri di supervisione. Verrà a conoscenza del funzionamento delle Comunità Alloggio, del patto di accoglienza e del regolamento interno che il minore è tenuto a sottoscrivere e a rispettare. Durante il primo periodo, il tirocinante verrà motivato e stimolato all'approfondimento teorico del fenomeno dei flussi migratori, delle condizioni socioeconomiche e politiche che spingono i minori a lasciare i vari Paesi di provenienza e delle principali tappe del viaggio migratorio. Verrà poi gradualmente introdotto nel gruppo utenti e parteciperà a tutte le attività psicologiche previste, a partire dal momento della presa in carico del minore. Parteciperà, dapprima come osservatore silente e poi attivamente, alle varie attività di gruppo e ai colloqui individuali, al fine di perfezionare le conoscenze acquisite e fare esperienze concrete. In linea con quanto previsto dal D.P.R. n.328/2001, il tirocinante, imparerà inoltre a:
-a realizzare progetti formativi per la promozione dello sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione sociale e la facilitazione dei processi di comunicazione;
-ad applicare i protocolli per l'orientamento professionale, per l'analisi dei bisogni formativi, per la selezione e la valorizzazione delle risorse umane;
-l'utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni;
-ad elaborare i dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo;
-a collaborare con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica;
-l'attività didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore.
Il tirocinante, accolto dalla Coop Giada Onlus verrà affiancato da un tutor, una Psicologa Psicoterapeuta che svolge attività di supporto psicologico nelle strutture SAI/SIPROIMI per minori stranieri non accompagnati e gestanti e madri con figli, con sede nei comuni di Colle Sannita, Circello, Fragneto Monforte, Santa Croce del Sannio e Castelpagano, tutti in provincia di Benevento. Verrà, pertanto, presentato il Sistema di Accoglienza ed Integrazione SAI e verranno chiarite le finalità dei centri di seconda accoglienza. Il tirocinante verrà introdotto all'interno dell'équipe e imparerà a distinguere i ruoli di ognuno; familiarizzerà con gli strumenti da essa utilizzati e prenderà parte alla stesura e all'aggiornamento di essi (cartella personale, linea del tempo, PEI..), parteciperà alle riunioni e agli incontri di supervisione. Verrà a conoscenza del funzionamento delle Comunità Alloggio, del patto di accoglienza e del regolamento interno che il minore è tenuto a sottoscrivere e a rispettare. Durante il primo periodo, il tirocinante verrà motivato e stimolato all'approfondimento teorico del fenomeno dei flussi migratori, delle condizioni socioeconomiche e politiche che spingono i minori a lasciare i vari Paesi di provenienza e delle principali tappe del viaggio migratorio. Verrà poi gradualmente introdotto nel gruppo utenti e parteciperà a tutte le attività psicologiche previste, a partire dal momento della presa in carico, che viene effettuata, in presenza del Coordinatore, dell'Assistente Sociale e di un Educatore, entro ventiquattro ore dall'ingresso del nuovo ospite in comunità. Parteciperà, dapprima come osservatore silente e poi attivamente, alle varie attività di gruppo e ai colloqui individuali, al fine di perfezionare le conoscenze acquisite e fare esperienze concrete. Verranno affrontate tematiche concernenti il periodo adolescenziale, quindi la relazione tra pari, la relazione con gli adulti significativi con i quali i minori si interfacciano quotidianamente (familiari, operatori, insegnati, volontari, tutor e, in alcuni casi, famiglie affidatarie), i rapporti con l'altro sesso, ma anche bullismo, uso di sostanze e nuove dipendenze; verranno dunque proposti giochi cooperativi, attività volte al riconoscimento delle emozioni proprie e altrui, disegni liberi e test proiettivi (es. disegno della famiglia), cortometraggi o film, esercizi di rilassamento corporeo e meditazione. Al termine di ogni incontro e di ogni colloquio seguirà un confronto tra il tutor, il tirocinante e il Mediatore, figura fondamentale per poter delineare lo sviluppo emotivo, cognitivo e identitario del minore alla luce delle norme etiche, religiose, sociali e comportamentali proprie della cultura d'origine, norme da valorizzare ed integrare con quelle della cultura del Paese ospitante.
