Anagrafica e riferimenti Ente
ANAGRAFICA
Nome Ente: CIF Carrara OdV
Anno Costituzione: 2008
Codice Fiscale: 91031060451
Partita Iva:
Indirizzo: Via D'Azeglio, 3
Città: Carrara
Cap: 54033
Provincia: Massa-Carrara
RIFERIMENTI ENTE
Nome legale rappresentante: Nella Pisani
Mail legale rappresentante: presidente@cifcarrara.net
Psicologo Referente: Barbara Vatteroni
Psicologo Referente Email: barbyvatteroni@gmail.com
Mail di riferimento ente: formazione@cifcarrara.net
Pec: cif.carrara.ms@pec.it
Numero di telefono: 3923341618
Indirizzo Web: www.cifcarrara.net
Attività psicologica Ente
La psicologa all'interno di un centro antiviolenza ha un ruolo centrale nel supporto alle sopravvissute alla violenza, in particolare donne, attraverso un approccio multidisciplinare, attento e personalizzato.
Il primo passo è l'accoglienza: la psicologa offre uno spazio di ascolto empatico e non giudicante, creando un ambiente sicuro dove la persona possa raccontare la propria esperienza. In questa fase vengono raccolte informazioni fondamentali sul vissuto, le condizioni psicologiche e i bisogni della persona.
Segue la valutazione del rischio, realizzata attraverso lo strumento SARA (Spouse Abuse Risk Assessment), che consente di analizzare la gravità e la frequenza della violenza, la presenza di minacce e il potenziale di escalation. Questa valutazione permette di pianificare interventi di protezione, anche in collaborazione con altri servizi.
La psicologa offre sostegno psicologico individuale, di gruppo o familiare, con l'obiettivo di aiutare la persona a elaborare il trauma, recuperare la fiducia in sé stessa e costruire un nuovo progetto di vita. Supporta inoltre il percorso di autonomia attraverso l?orientamento verso servizi legali, abitativi e lavorativi.
Accanto all'intervento diretto, la psicologa si occupa anche di prevenzione:
- primaria, attraverso attività educative e campagne di sensibilizzazione che promuovono il rispetto e l'uguaglianza di genere;
- secondaria, intervenendo precocemente nelle situazioni a rischio, anche con soggetti potenzialmente violenti;
- terziaria, per ridurre le conseguenze della violenza e prevenire recidive, favorendo il reinserimento sociale delle vittime e, se previsto, la rieducazione dei responsabili.
Infine, la psicologa partecipa a formazioni rivolte a operatori, insegnanti, volontari e forze dell'ordine, contribuendo a creare una rete più preparata e consapevole nella lotta alla violenza di genere.
In sintesi, la psicologa nei centri antiviolenza garantisce ascolto, protezione, supporto e prevenzione, promuovendo il cambiamento individuale e sociale necessario per contrastare ogni forma di violenza.
Il primo passo è l'accoglienza: la psicologa offre uno spazio di ascolto empatico e non giudicante, creando un ambiente sicuro dove la persona possa raccontare la propria esperienza. In questa fase vengono raccolte informazioni fondamentali sul vissuto, le condizioni psicologiche e i bisogni della persona.
Segue la valutazione del rischio, realizzata attraverso lo strumento SARA (Spouse Abuse Risk Assessment), che consente di analizzare la gravità e la frequenza della violenza, la presenza di minacce e il potenziale di escalation. Questa valutazione permette di pianificare interventi di protezione, anche in collaborazione con altri servizi.
La psicologa offre sostegno psicologico individuale, di gruppo o familiare, con l'obiettivo di aiutare la persona a elaborare il trauma, recuperare la fiducia in sé stessa e costruire un nuovo progetto di vita. Supporta inoltre il percorso di autonomia attraverso l?orientamento verso servizi legali, abitativi e lavorativi.
Accanto all'intervento diretto, la psicologa si occupa anche di prevenzione:
- primaria, attraverso attività educative e campagne di sensibilizzazione che promuovono il rispetto e l'uguaglianza di genere;
- secondaria, intervenendo precocemente nelle situazioni a rischio, anche con soggetti potenzialmente violenti;
- terziaria, per ridurre le conseguenze della violenza e prevenire recidive, favorendo il reinserimento sociale delle vittime e, se previsto, la rieducazione dei responsabili.
Infine, la psicologa partecipa a formazioni rivolte a operatori, insegnanti, volontari e forze dell'ordine, contribuendo a creare una rete più preparata e consapevole nella lotta alla violenza di genere.
In sintesi, la psicologa nei centri antiviolenza garantisce ascolto, protezione, supporto e prevenzione, promuovendo il cambiamento individuale e sociale necessario per contrastare ogni forma di violenza.
Progetti Ente
Progetto formativo del centro antiviolenza "Donna chiama Donna" di Carrara
Il progetto prevede lo svolgimento sia di attività svolte in co-presenza con il tutor di riferimento sia attività svolte in autonomia.
Tra le attività svolte con la supervisione del tutor sono previste:
- partecipazione osservativa ai colloqui con donne vittime di violenza
-partecipazione osservativa ai gruppi di sostegno psicologico individuale e/o di gruppo
-partecipazione osservativa ai colloqui individuali
-partecipazione all'attività di supervisione esterna sulla condizione di casi specifici, per apprendere ed elaborare un progetto individuale per interrompere la violenza
Tra le attività svolte in autonomia ci sono:
-proposte progettuali per la sensibilizzazione e promozione del servizio
-gestione degli appuntamenti
-partecipazione alle formazioni riguardanti i temi della discriminazione e violenza di genere
-osservazione e report dei colloqui e incontri individuali
-partecipazione alle riunioni di équipe della rete antiviolenza ai vari libelli da quello comunale a quello internazionale
Gli obiettivi principali del tirocinio sono:
-sviluppare competenze di sostefno rivolto alla persona
-conoscere il fenomeno della violenza contro le donne, acquisire competenze in materia di accoglienza e di affiancamento, basate in particolare sull'ascolto e sull'osservazione
-comprendere le risorse offerte dal centro e dalle reti di riferimenti, come il rapporto con centri antiviolenza regionali o la gestione delle case di accoglienza
-comprendere il fenomeno della violenza tramite la partecipazione a percorsi di sostegno psicoeducativo individuale e/o di gruppo, condotti da psicoterapeuti formati sulla violenza di genere per gli uomini autori di violenza, con problemi nella relazione o con difficoltà di gestione della rabbia
Sotto obiettivi:
-Promozione di occasioni formative e di incontri pubblici volti a sensibilizzare sulle tematiche degli stereotipi di genere, della parità di genere e della lotta contro la violenza.
-promozione di attività di sensibilizzazione sui temi della violenza nelle scuole elementari, medie e superiori
Il percorso di tirocinio verrà monitorato e valutato attraverso strumenti quali:
-relazioni
-colloquio iniziale, colloqui periodici mid-term, colloquio in uscita
Tra le attività svolte con la supervisione del tutor sono previste:
- partecipazione osservativa ai colloqui con donne vittime di violenza
-partecipazione osservativa ai gruppi di sostegno psicologico individuale e/o di gruppo
-partecipazione osservativa ai colloqui individuali
-partecipazione all'attività di supervisione esterna sulla condizione di casi specifici, per apprendere ed elaborare un progetto individuale per interrompere la violenza
Tra le attività svolte in autonomia ci sono:
-proposte progettuali per la sensibilizzazione e promozione del servizio
-gestione degli appuntamenti
-partecipazione alle formazioni riguardanti i temi della discriminazione e violenza di genere
-osservazione e report dei colloqui e incontri individuali
-partecipazione alle riunioni di équipe della rete antiviolenza ai vari libelli da quello comunale a quello internazionale
Gli obiettivi principali del tirocinio sono:
-sviluppare competenze di sostefno rivolto alla persona
-conoscere il fenomeno della violenza contro le donne, acquisire competenze in materia di accoglienza e di affiancamento, basate in particolare sull'ascolto e sull'osservazione
-comprendere le risorse offerte dal centro e dalle reti di riferimenti, come il rapporto con centri antiviolenza regionali o la gestione delle case di accoglienza
-comprendere il fenomeno della violenza tramite la partecipazione a percorsi di sostegno psicoeducativo individuale e/o di gruppo, condotti da psicoterapeuti formati sulla violenza di genere per gli uomini autori di violenza, con problemi nella relazione o con difficoltà di gestione della rabbia
Sotto obiettivi:
-Promozione di occasioni formative e di incontri pubblici volti a sensibilizzare sulle tematiche degli stereotipi di genere, della parità di genere e della lotta contro la violenza.
-promozione di attività di sensibilizzazione sui temi della violenza nelle scuole elementari, medie e superiori
Il percorso di tirocinio verrà monitorato e valutato attraverso strumenti quali:
-relazioni
-colloquio iniziale, colloqui periodici mid-term, colloquio in uscita