Anagrafica e riferimenti Ente
ANAGRAFICA
Nome Ente: SERVIZI SOCIALI TRIVENETI
Anno Costituzione: 1995
Codice Fiscale: 03032680245
Partita Iva: 03032680245
Indirizzo: VIA TRIESTE 1/A
Città: BASSANO DEL GRAPPA
Cap: 36061
Provincia: VI
RIFERIMENTI ENTE
Nome legale rappresentante: CHESO GIUSEPPE
Mail legale rappresentante: amministrazione@servizisocialitriveneti.it
Psicologo Referente: ZILIO MARTA MARIA PIERA
Psicologo Referente Email: psicologia@servizisocialitriveneti.it
Mail di riferimento ente: annalisa.reginato@servizisocialitriveneti.it
Pec: sst@legalmail.it
Numero di telefono: 0424/516400
Indirizzo Web:
Attività psicologica Ente
Il ruolo dello psicologo in una struttura residenziale per anziani è fondamentale per garantire il benessere psicofisico degli ospiti, supportando non solo l'individuo ma anche la sua rete sociale e il personale assistenziale. Il suo lavoro si basa su un'attenta valutazione e un intervento mirato, collaborando strettamente con le altre figure professionali.
Le attività principali dello psicologo
L'attività dello psicologo inizia con la valutazione psicologica degli anziani, utilizzando diversi strumenti come colloqui individuali, sia con l'anziano che con i suoi familiari, e l'osservazione diretta. Per un'analisi più approfondita, possono essere impiegati test strutturati o griglie di osservazione che permettono di rilevare e valutare problemi cognitivi, difficoltà emotive e relazionali, o eventuali disturbi comportamentali.
Una volta identificati i bisogni, lo psicologo interviene predisponendo interventi specifici, che possono essere individuali o di gruppo, sempre in collaborazione con il team multidisciplinare. L'obiettivo principale è il recupero o il mantenimento delle abilità cognitive e relazionali, offrendo al contempo uno spazio di ascolto e supporto per affrontare le sfide legate all'invecchiamento, al dolore e all'adattamento alla vita in comunità.
Oltre al lavoro diretto con gli anziani, lo psicologo svolge un ruolo cruciale di supporto alla rete assistenziale. Fornisce consulenza ai familiari per aiutarli a comprendere e gestire i cambiamenti legati all'invecchiamento dei loro cari, e offre sostegno psicologico agli operatori della struttura. Questo supporto è essenziale per prevenire il burnout e migliorare la qualità dell'assistenza fornita.
Infine, lo psicologo partecipa attivamente alle Unità Operative Interne (UOI) per la stesura del Piano di Assistenza Individuale (PAI). In questo contesto, contribuisce a definire obiettivi di miglioramento della salute globale dell'ospite, assicurando che l'approccio assistenziale sia olistico e tenga conto di ogni aspetto del benessere della persona. In sintesi, il suo lavoro è un pilastro per un'assistenza completa e di qualità, che va oltre la semplice cura fisica.
Le attività principali dello psicologo
L'attività dello psicologo inizia con la valutazione psicologica degli anziani, utilizzando diversi strumenti come colloqui individuali, sia con l'anziano che con i suoi familiari, e l'osservazione diretta. Per un'analisi più approfondita, possono essere impiegati test strutturati o griglie di osservazione che permettono di rilevare e valutare problemi cognitivi, difficoltà emotive e relazionali, o eventuali disturbi comportamentali.
Una volta identificati i bisogni, lo psicologo interviene predisponendo interventi specifici, che possono essere individuali o di gruppo, sempre in collaborazione con il team multidisciplinare. L'obiettivo principale è il recupero o il mantenimento delle abilità cognitive e relazionali, offrendo al contempo uno spazio di ascolto e supporto per affrontare le sfide legate all'invecchiamento, al dolore e all'adattamento alla vita in comunità.
Oltre al lavoro diretto con gli anziani, lo psicologo svolge un ruolo cruciale di supporto alla rete assistenziale. Fornisce consulenza ai familiari per aiutarli a comprendere e gestire i cambiamenti legati all'invecchiamento dei loro cari, e offre sostegno psicologico agli operatori della struttura. Questo supporto è essenziale per prevenire il burnout e migliorare la qualità dell'assistenza fornita.
Infine, lo psicologo partecipa attivamente alle Unità Operative Interne (UOI) per la stesura del Piano di Assistenza Individuale (PAI). In questo contesto, contribuisce a definire obiettivi di miglioramento della salute globale dell'ospite, assicurando che l'approccio assistenziale sia olistico e tenga conto di ogni aspetto del benessere della persona. In sintesi, il suo lavoro è un pilastro per un'assistenza completa e di qualità, che va oltre la semplice cura fisica.
Progetti Ente
La qualità della relazione nei momenti di routine utilizzando il metodo Gentle care
Obiettivo generale:
Il suddetto progetto di miglioramento si rivolge a tutto il personale dipendente presso il Centro Servizi ?Madonnina? al fine di valorizzare le competenze interne, favorire il confronto tra pari e rendere la formazione più concreta e centrata sulla realtà quotidiana.
Descrizione generale:
La ripresa video di momenti chiave della giornata si configura come una strategia particolarmente efficace, in quanto consente di analizzare situazioni reali e riflettere sui comportamenti agiti, siano essi appropriati o meno.
L'individuazione e la condivisione di strategie pratiche basate sul metodo Gentle Care mirano a potenziare la comunicazione, l'empatia, il rispetto e la dignità degli ospiti durante le attività di routine.
Evidenziare anche gli errori o i comportamenti non ottimali si rivela uno strumento prezioso per stimolare la riflessione critica e l?autoanalisi nei partecipanti, attraverso momenti di discussione guidata da quesiti mirati (?perché questo approccio non è efficace??, ?quale alternativa sarebbe stata preferibile??, ecc.).
Destinatari
Personale sanitario del Centro Servizi: personale OSS
Finalità del progetto di miglioramento
Procedura di trattamento allo scopo di:
? Migliorare la qualità della relazione tra il personale sanitario (OSS) e gli ospiti del Centro Servizi "Madonnina" nello svolgimento delle attività quotidiane (momenti di routine). Questo sarà raggiunto attraverso l'applicazione dei principi del metodo Gentle Care.
? Valorizzare le competenze interne del personale, offrendo un'opportunità di apprendimento basata sull'analisi della propria pratica.
? Promuovere il confronto tra pari, creando uno spazio di discussione e scambio di esperienze tra gli operatori.
? Rendere la formazione più concreta e aderente alla realtà quotidiana del Centro Servizi, utilizzando come strumento principale l'analisi di situazioni reali filmate.
? Stimolare la riflessione critica e l'autoanalisi nei partecipanti riguardo ai propri comportamenti, sia efficaci che meno efficaci, al fine di promuovere un miglioramento continuo.
? Rilevare e riconoscere i disturbi del comportamento manifestati durante specifici momenti della giornata
? Riconoscere i comportamenti professionali adeguati e inadeguati.
? Stimolare la riflessione critica sulle proprie abitudini operative.
? Ottimizzare l?approccio relazionale con gli ospiti.
Il suddetto progetto di miglioramento si rivolge a tutto il personale dipendente presso il Centro Servizi ?Madonnina? al fine di valorizzare le competenze interne, favorire il confronto tra pari e rendere la formazione più concreta e centrata sulla realtà quotidiana.
Descrizione generale:
La ripresa video di momenti chiave della giornata si configura come una strategia particolarmente efficace, in quanto consente di analizzare situazioni reali e riflettere sui comportamenti agiti, siano essi appropriati o meno.
L'individuazione e la condivisione di strategie pratiche basate sul metodo Gentle Care mirano a potenziare la comunicazione, l'empatia, il rispetto e la dignità degli ospiti durante le attività di routine.
Evidenziare anche gli errori o i comportamenti non ottimali si rivela uno strumento prezioso per stimolare la riflessione critica e l?autoanalisi nei partecipanti, attraverso momenti di discussione guidata da quesiti mirati (?perché questo approccio non è efficace??, ?quale alternativa sarebbe stata preferibile??, ecc.).
Destinatari
Personale sanitario del Centro Servizi: personale OSS
Finalità del progetto di miglioramento
Procedura di trattamento allo scopo di:
? Migliorare la qualità della relazione tra il personale sanitario (OSS) e gli ospiti del Centro Servizi "Madonnina" nello svolgimento delle attività quotidiane (momenti di routine). Questo sarà raggiunto attraverso l'applicazione dei principi del metodo Gentle Care.
? Valorizzare le competenze interne del personale, offrendo un'opportunità di apprendimento basata sull'analisi della propria pratica.
? Promuovere il confronto tra pari, creando uno spazio di discussione e scambio di esperienze tra gli operatori.
? Rendere la formazione più concreta e aderente alla realtà quotidiana del Centro Servizi, utilizzando come strumento principale l'analisi di situazioni reali filmate.
? Stimolare la riflessione critica e l'autoanalisi nei partecipanti riguardo ai propri comportamenti, sia efficaci che meno efficaci, al fine di promuovere un miglioramento continuo.
? Rilevare e riconoscere i disturbi del comportamento manifestati durante specifici momenti della giornata
? Riconoscere i comportamenti professionali adeguati e inadeguati.
? Stimolare la riflessione critica sulle proprie abitudini operative.
? Ottimizzare l?approccio relazionale con gli ospiti.