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Fondazione Giovanni XXIII Autismi e Terapie - Codice 000392
Anagrafica e riferimenti Ente
ANAGRAFICA
Nome Ente: Fondazione Giovanni XXIII Autismi e Terapie
Anno Costituzione: 2004
Codice Fiscale: 95142270164
Partita Iva: 03417430166
Indirizzo: via Italia, 8/A
Città: Valbrembo
Cap: 24030
Provincia: BG
RIFERIMENTI ENTE
Nome legale rappresentante: Flavia Castagnoli
Mail legale rappresentante: fond.giovannixxiii@libero.it
Psicologo Referente: Marco Oberti
Psicologo Referente Email: fond.giovannixxiii@libero.it
Mail di riferimento ente: fond.giovannixxiii@libero.it
Pec: fondazione.giovanniXXIII@pec.it
Numero di telefono: 035527456
Indirizzo Web: www.fondazionegiovannixxiii.it
Attività psicologica Ente
La Fondazione ospita prevalentemente soggetti in età adolescenziale e adulta affetti da disturbi dello spettro dell'autismo, e altri soggetti con disturbi gravi della relazione e del comportamento che rientrano nell'area dei disturbi psichiatrici (DSM 5). Oltre a ciò, periodicamente la Fondazione È chiamata a svolgere attività di consulenza in relazione all'area dell'infanzia e della fanciullezza, in quanto dispone di studi e ambulatori attrezzati all'osservazione dei bambini.
Pertanto, al tirocinante vengono offerte le seguenti attività :
- l'osservazione guidata sul campo del " comportamento autistico" e delle modalità paradossali del soggetto autistico di entrare in contatto con l'altro e l'ambiente, con gli oggetti e gli spazi che lo costituiscono;
- la partecipazione in qualità di osservatori ai colloqui periodici, a cadenza prevalentemente mensile, con la famiglia dei soggetti autistici condotti dagli psicologi della Fondazione;
- la partecipazione alle attività formative interne alla Fondazione, comprensive della discussione di casi clinici e della ricerca teorica;
- l'osservazione guidata di attività psico-educative svolte in laboratori specifici;
- presa visione del materiale presente nella biblioteca interna, comprensivo idi test specifici nel campo dell'autismo (ADOS,ADI-R, PEP-3, Vineland, GADS......);
- laddove È possibile, al tirocinante viene offerta di assistere alle sessioni di osservazione e valutazione che hanno per oggetto bambini con problematiche di natura relazionale e comportamentale.
Una parte consistente dell'offerta formativa È dedicata alla corretta valutazione da parte del tirocinante dei propri vissuti, essenziale strumento per poter imparare a costruire relazioni efficaci con soggetti autistici non verbali, e che quindi utilizzano il corpo come modalità di "comunicazione". Per questo prevediamo nel corso del tirocinio colloqui periodici con i tirocinanti, con la compilazione aggiornata di un diario descrittivo delle proprie esperienze personali e interpersonali.
Laddove È possibile, il tirocinante può partecipare come osservatore a interventi ambulatoriali specifici, individuali e di piccolo gruppi, con bambini affetti da disturbo dello spettro dell'autismo.
Pertanto, al tirocinante vengono offerte le seguenti attività :
- l'osservazione guidata sul campo del " comportamento autistico" e delle modalità paradossali del soggetto autistico di entrare in contatto con l'altro e l'ambiente, con gli oggetti e gli spazi che lo costituiscono;
- la partecipazione in qualità di osservatori ai colloqui periodici, a cadenza prevalentemente mensile, con la famiglia dei soggetti autistici condotti dagli psicologi della Fondazione;
- la partecipazione alle attività formative interne alla Fondazione, comprensive della discussione di casi clinici e della ricerca teorica;
- l'osservazione guidata di attività psico-educative svolte in laboratori specifici;
- presa visione del materiale presente nella biblioteca interna, comprensivo idi test specifici nel campo dell'autismo (ADOS,ADI-R, PEP-3, Vineland, GADS......);
- laddove È possibile, al tirocinante viene offerta di assistere alle sessioni di osservazione e valutazione che hanno per oggetto bambini con problematiche di natura relazionale e comportamentale.
Una parte consistente dell'offerta formativa È dedicata alla corretta valutazione da parte del tirocinante dei propri vissuti, essenziale strumento per poter imparare a costruire relazioni efficaci con soggetti autistici non verbali, e che quindi utilizzano il corpo come modalità di "comunicazione". Per questo prevediamo nel corso del tirocinio colloqui periodici con i tirocinanti, con la compilazione aggiornata di un diario descrittivo delle proprie esperienze personali e interpersonali.
Laddove È possibile, il tirocinante può partecipare come osservatore a interventi ambulatoriali specifici, individuali e di piccolo gruppi, con bambini affetti da disturbo dello spettro dell'autismo.
Progetti Ente
Il tirocinio di natura clinica svolto all'interno di una struttura che ospita prevalentemente pazienti affetti da disturbo dello spettro dell'autismo è caratterizzato in primo luogo dall'acquisizione dei primi strumenti per imparare a leggere i conflitti tra istanze psichiche e pulsionali che si muovono nel mondo interno del paziente, in particolare del paziente affetto da autismo non verbale. In assenza della parola e talvolta dell'intenzionalità comunicativa, il corpo è attraversato da correnti affettive che si traducono in comportamenti-problema o in posture bizzarre rispetto ai quali il primo obbiettivo non è intervenire ma comprendere e spiegare. Al tirocinante è pertanto richiesto di prendere contatto con i propri vissuti personali, che si traducano in esperienze psichiche o anche fisiche, che impari a costruirsi una affidabile e documentata griglia di comprensione d un proprio linguaggio per entrare in contatto con il mondo interno nascosto del paziente con autismo. La partecipazione alla formazione settimanale è momento fondamentale per sviluppare gli apprendimenti necessari alla comprensione del soggetto autistico, come pure i colloqui periodici con il tutor. La Fondazione dispone di una ampia biblioteca specifica alla quale il tirocinante deve accedere per poter ampliare le sue conoscenze, e se necessario viene incaricato di sviluppare piccoli lavori di ricerca che abbinati all'osservazione sul campo permettono di costruire una conoscenza dell'autismo dall'interno, inoltre, il tirocinante può accedere all?archivio della Fondazione, contenente la raccolta di decine di ore formative raccolte da diversi anni. La Fondazione dispone inoltre di tests e prove educative alla somministrazione delle quali il tirocinante può partecipare come osservatore. Lo studio di psicoterapia presente in Fondazione, al quale accedono bambini con diverse problematiche, permette al tirocinante di entrare in contatto con le prime esperienze di cura, imparando che cosa è un setting, che cosa è un sintomo, che cosa si intende per transfert e contro-transfert, che cosa è un disturbo dell?apprendimento e quali sono i fattori socio evolutivi coinvolti.
Progetto Psicologia clinica
l tirocinio di natura clinica svolto all'interno di una struttura che ospita prevalentemente pazienti affetti da disturbo dello spettro dell'autismo è caratterizzato in primo luogo dall'acquisizione dei primi strumenti per imparare a leggere i conflitti tra istanze psichiche e pulsionali che si muovono nel mondo interno del paziente, in particolare del paziente affetto da autismo non verbale. In assenza della parola e talvolta dell'intenzionalità comunicativa, il corpo è attraversato da correnti affettive che si traducono in comportamenti-problema o in posture bizzarre rispetto ai quali il primo obbiettivo non è intervenire ma comprendere e spiegare. Al tirocinante è pertanto richiesto di prendere contatto con i propri vissuti personali, che si traducano in esperienze psichiche o anche fisiche, che impari a costruirsi una affidabile e documentata griglia di comprensione d un proprio linguaggio per entrare in contatto con il mondo interno nascosto del paziente con autismo. La partecipazione alla formazione settimanale è momento fondamentale per sviluppare gli apprendimenti necessari alla comprensione del soggetto autistico, come pure i colloqui periodici con il tutor. La Fondazione dispone di una ampia biblioteca specifica alla quale il tirocinante deve accedere per poter ampliare le sue conoscenze, e se necessario viene incaricato di sviluppare piccoli lavori di ricerca che abbinati all'osservazione sul campo permettono di costruire una conoscenza dell'autismo dall'interno, inoltre, il tirocinante può accedere all'archivio della Fondazione, contenente la raccolta di decine di ore formative raccolte da diversi anni. La Fondazione dispone inoltre di tests e prove educative alla somministrazione delle quali il tirocinante può partecipare come osservatore. Lo studio di psicoterapia presente in Fondazione, al quale accedono bambini con diverse problematiche, permette al tirocinante di entrare in contatto con le prime esperienze di cura, imparando che cosa è un setting, che cosa è un sintomo, che cosa si intende per transfert e contro-transfert, che cosa è un disturbo dell'apprendimento e quali sono i fattori socio evolutivi coinvolti.